sentenza corte di cassazione
su danni morali
per perdita foto matrimonio

Una pronuncia della Corte di Cassazione, destinata a creare un precedente significativo a proposito del rischio di vedersi chiedere il rimborso di danni "morali" nel malaugurato caso che vengano persi i files di un servizio matrimoniale.

Una sentenza recente (29 maggio 2018) della Corte di Cassazione, ha sancito che il diritto a ricordare le nozze tramite un servizio fotografico non sia un "diritto fondamentale" tutelato dalla Costituzione e, per questo motivo, non dia adito alla richiesta del danno "non patrimoniale".
La sentenza e' importante perche' pone un argine alla richiesta di risarcimenti spropositati, basati su un soggettivo senso di disagio. 

NEL DETTAGLIO
La sentenza e' piuttosto recente: si tratta della 13370/2018 sezione 3 Civile, pubblicata il 29 maggio 2018.
Ne trovi una copia CLICCANDO QUI
cosi' come la puoi cercare - con la numerazione 13370/18 - sul sito ufficiale della Corte di Cassazione, http://www.italgiure.giustizia.it/sncass/

IL concetto di fondo e' questo: una sentenza del 2008 (Cass. Sent. 26972/08) aveva chiarito che - oltre agli oggettivi danni economici - sia possibile chiedere il risarcimento di danni "non patrimoniali" solo a condizione che si verifichi una di queste situazioni:
a) che i danni derivino dal fatto che sia stato commesso un reato;
b) oppure, che sia stato violato un diritto inalienabile della persona, fra quelli espressamente previsti dalla Costituzione.

La sentenza attuale (13370/18) ha valutato che (citazione dal testo della sentenza stessa):
Il dritto a ricordare il giorno del matrimonio attraverso documentazione fotografica non costituisce, di per se' un diritto fondamentale della persona tutelato a livello costituzionale (basti pensare che l’esercizio di un tale diritto e' rimesso esclusivamente agli stessi sposi, i quali, per varie ragioni, potrebbero decidere di affidare il ricordo alla propria memoria).
Si tratta quindi, di un diritto “immaginario”, non idoneo, in base alla regola enunciata dalle Sezioni Unite, ad essere fonte di un obbligo risarcitorio in relazione al danno non patrimoniale.

Questa nuova - e piu' autorevole - interpretazione, supera quelli di Tribunali e Giudici di Pace che in passato avevano invece riconosciuto il diritto a chiedere - in caso di perdita delle immagini del matrimonio - non solo la restituzione dei soldi spesi (danni patrimoniali), ma anche quelli per la perdita del supporto dei ricordi (danno non patrimoniale).

Il nostro compito resta ovviamente quello di dedicare tutta l'attenzione a la cura che un evento importante come quello del matrimonio merita, effettuando back up ridondanti ed evitando di basarsi su un'unica copia dei files; tuttavia, poiche' sappiamo anche che la Legge di Murphy e' spesso in agguato, e' una notizia consolante sapere che la Suprema Corte abbia deliberato a favore di una responsabilita' proporzionata ai valori di mercato del servizio, e non a quotazioni iperboliche del presunto danno morale. 

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